Cristina è arrivata a San Patrignano due anni fa.
Appena entrata è stata inserita nel settore della pelletteria, dove vengono realizzati articoli come borse in pelle o i nostri iconici cuori in tessuto di recupero.
“Sono nata in Ucraina e sono stata adottata, insieme a mio fratello. I miei genitori sono sempre stati molto severi nei miei confronti. Mi sentivo oppressa per la troppa protezione che mi davano. Tante volte non mi permettevano di uscire come facevano le mie amiche e questo mi faceva sentire diversa dalle altre ragazzine della mia età. Ho iniziato a fare uso di sostanze di nascosto, poi all’età di 18 anni sono esplosa tutta in una volta e ho deciso di fare tutto ciò che fino a quel momento non mi era stato permesso”.
“La sostanza mi incuriosiva, mi attraeva, mi attirava fare cose “sbagliate”, sentivo la necessità di trasgredire. Ma molto in fretta, la sostanza che era un elemento di condivisione, che mi portava a stare insieme ad altre persone, è diventata motivo di isolamento.
Alla fine delle scuole superiori non avevo obbiettivi, ho preferito accomodarmi e vivere la vita giorno per giorno. In quel periodo è venuto a mancare mio papà e mi sono sentita tremendamente in colpa perché lui, insieme alla mamma, mi aveva salvato la vita adottandomi, mentre io negli ultimi mesi della sua sono stata totalmente assente. Il senso di colpa ha preso il sopravvento e ho cominciato a fare uso di sostanze in maniera ancora più forte”.
Fino all'ingresso in Comunità.
“Prima di entrare a San Patrignano mi ero interessata ad un corso di taglio e cucito che però non ero riuscita a frequentare, quindi quando sono arrivata qui e mi hanno assegnata al settore della pelletteria sono stata contenta. Inizialmente non è stato semplice per me: i miei pensieri non mi permettevano di concentrarmi poi grazie al sostegno delle mie responsabili ho trovato la mia strada. Ora infatti insegno alle ragazze nuove il mestiere e questo, nonostante richieda pazienza, è molto soddisfacente. Aiutare gli altri mi fa star bene. Seguiamo tutto il processo di realizzazione: dal taglio della pelle o del tessuto, al rivestimento, al tingibordo."
Ogni oggetto è realizzato a mano dalle ragazze del settore pelletteria della Comunità: sono frutto di impegno, sacrificio e tanta pazienza.